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La Regione Campania sostiene l’efficienza energetica

Napoli, 14 Giugno 2017 – “Efficienza energetica, contributi regionali a favore delle PMI”

Presentato all’Unione Industriali Napoli il bando per la concessione di agevolazioni a progetti di efficientamento energetico, implementazione disistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 5001, effettuati da PMI previa diagnosi energetica.

La Regione Campania pubblica il bando per “Promuovere l’efficienza energetica e l’uso dell’energia rinnovabile nelle imprese” con obiettivo specifico “riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili”.

É stato pubblicato sul BURC n. 43 del 29 maggio 2017 il bando della Regione Campania per il cofinanziamento del 50% delle spese sostenute per la realizzazione di un Piano di investimento aziendale di efficientamento energetico.

Il Programma Regionale è cofinanziato dal MISE Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare (MATTM), e sostiene la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione (SGE) conformi alle norme ISO 50001, effettuati da PMI previa diagnosi energetica.

7 milioni di euro disponibili di cui 100.000€ a fondo perduto per le piccole-medie imprese costituite da almeno due anni e con sede legale e/o unità operativa nel territorio campano.

Quali sono le azioni ammissibili ai fini del finanziamento?

A. Realizzazione di una diagnosi energetica conforme ai requisiti previsti dall’Allegato 2 del Decreto Legislativo n. 102/2014;

B. Realizzazione di almeno un intervento di efficientamento energetico con tempo di ritorno economico inferiore o uguale a quattro anni, previsti dalla diagnosi energetica (come documento a sé stante oppure a corredo ella certificazione ISO 50001):

1) installazione di impianti di cogenerazione ad elevato rendimento e di impianti di trigenerazione;

2) attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi, diretta a ridurre l’incidenza energetica sul prodotto finale, tali da determinare un significativo risparmio annuo di energia primaria;

3) attività mirate alla riduzione dei consumi energetici mediante una riorganizzazione di processi di produzione basati sulla tecnologia e su device in grado di comunicare autonomamente tra di loro (smart factory e industria 4.0);

4) attività finalizzate all’aumento dell’efficienza energetica degli edifici nell’unità locale;

5) sostituzione puntuale di sistemi e componenti a bassa efficienza con altri a maggiore efficienza;

6) attività di installazione di impianti a fonti rinnovabili a condizione che l’energia prodotta sia destinata all’autoconsumo;

7) attività di ottimizzazione tecnologica, miglioramento delle centraline e cabine elettriche e installazione di sistemi di controllo e regolazione capaci di ridurre l’incidenza energetica sul processo produttivo dell’impresa.

C. Adozione del sistema di gestione dell’energia (SGE) conforme alla norma ISO 50001.

Le azioni A e B sono obbligatorie nel piano d’investimento presentato ai fini dell’accesso al finanziamento, mentre l’azione C si configura come requisito prioritario; ciò vuol dire che l’accesso ai fondi in mancanza delle azioni di tipo C verrà garantito solo nel caso in cui ci saranno ancora risorse disponibili.

La prima fase del bando – quella di manifestazione di interesse – scade il 14 luglio. La seconda fase invece prevede la presentazione della domanda di contributo, del piano di investimento aziendale e l’eventuale accesso all’investimento.

Una ESCo certificata può occuparsi della fase di diagnosi e studio della situazione energetica, obbligatoria all’atto della domanda di accesso ai fondi, così come il piano di efficientamento.

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